Progetto ChAALenge

Tecnologie per l’invecchiamento attivo e l’assistenza domiciliare

In Italia si registra una drastica riduzione della natalità e un notevole allungamento della vita media delle persone, grazie ai passi da gigante mossi dalla medicina, ma anche per le migliorie in campo alimentare, ambientale e sociale. Questi fattori hanno favorito il progressivo invecchiamento della popolazione, con consistenti conseguenze sulla spesa pubblica, sia in termini di protezione sociale, sia in termini di sistemi di welfare. In un contesto come questo diventa sempre più importante il concetto di “Active Aging” o invecchiamento attivo, che favorisce il mantenimento di uno stato di buona salute durante la tarda età attraverso la promozione di uno stile di vita sano e attivo, il quale viene considerato, a tutti gli effetti, un efficace strumento di prevenzione nei confronti di numerose patologie. Una dieta equilibrata, il consumo limitato di tabacco e bevande alcoliche, lo svolgimento di attività fisica regolare e la coltivazione dei propri interessi personali, sia all’interno della propria vita privata che sociale, sono tra i principali fattori che incidono sul processo.

Il progetto ChAALenge mira a costruire un sistema integrato di supporto alla fragilità che favorisca l’invecchiamento attivo. Partendo da nodi sensoriali il meno invasivi possibile, e con l’ausilio di tecnologie di machine learning, grazie ad un framework di integrazione si intende inferire conoscenza sul singolo individuo e le sue abitudini, allo scopo di fornire servizi personalizzati sia di monitoraggio e diagnostica, sia di consiglio e di stimolo verso comportamenti di vita maggiormente salutari. Allo stesso tempo, il sistema dovrà favorire lo studio di una patologia comune negli anziani, in modo da raccogliere dati che permettano la prevenzione di un eventuale aggravamento delle condizioni di salute in maniera proattiva e anticipatoria.

obiettivoFinale

La ricerca si baserà sui paradigmi di User Centered Design e di Ambient Intelligence (AmI).

La progettazione del framework sarà ispirata alle impostazioni proposte dall’UserCentered Design (UCD), nel quale grande attenzione è data ai bisogni e ai desideri dell’utente finale in ogni passo del processo di progettazione, al fine di massimizzare l’usabilità del servizio. In particolare, sono previste le seguenti quattro fasi d’azione:

  1. definizione del contesto d’uso e dei requisiti utente;
  2. indicazione degli obiettivi strategici;
  3. creazione di soluzioni progettuali alternative;
  4. valutazione delle soluzioni implementate.

Il processo di UCD parte quindi dall’analisi del target cui è destinato il servizio, delle sue abitudini e consuetudini in ambito tecnologico e dalle condizioni effettive in cui esso sarà usato. Senza queste informazioni preliminari il framework non potrà rispondere, se non in maniera approssimativa, alle reali esigenze degli utenti finali.